domenica 19 novembre 2017

Škoda PA-II

In origine questo diorama di qualche anno fa doveva uscire sulla rivista Mezzi Corazzati ma la stessa è defunta e quindi mi sono deciso a pubblicarlo sul blog, attualmente lo potete vedere da Amati Modellismo al piano di sotto.



SKODA PA II

Il kit Takom si presenta come essenziale, pochi pezzi scomposti nonostante tutto in maniera non eccelsa il montaggio della parte inferiore non è difficile ma comunque non è stato pensato per rendere la cosa pratica al 100%, le ruote sono in una gomma di pessima qualità, gli assi sono studiati per essere mobili, lo scafo superiore in un blocco unico può risultare svergolo, la struttura con le 4 mitragliatrici non combacia perfettamente e necessita di stuccature( in questo caso ho usato colla ciano acrilica e borotalco sistema che si presta perfettamente alla stuccatura di piccole intercapedini, il mix una volta indurito è perfettamente carteggiabile)
Sono tutti problemi superabili senza grosse difficoltà ma da un kit nuovo di ultima generazione ci si aspetterebbe di più.
Anche le 4 mitragliatrici sono provviste di un dettaglio basico e le canne sono piene(io ho risolto forandole con una punta da 0,3 mm e rifacendo le tacche di mira con plasticare)
Una volta montato il mezzo è certamente affascinante, con questo design moderno che ricorda alcuni mezzi dei film di fantascienza anni ’50.

PITTURA

Le mimetiche anni ’30 e di inizio conflitto sono molto affascinanti, ho quindi optato per una in uso alla polizia Cecoslovacca nel ’37.
Utilizzando colori Vallejo Air( 71041-71002-71046-71031-71029-71006-71001) per iniziare si è dipinto ad aerografo(IWATA Eclipse 0,3 mm) la parte inferiore del mezzo con un terra scuro e poi le varie macchie mimetiche.
Per le linee nere ho optato per un sistema veloce ed efficace, un pennarello per cd e dvd marca Hama.
Per le 4 MG 08 ho utilizzato un Gun Metal Humbril.
Inserite le decal e data una mano di trasparente lucido a bomboletta ho eseguito lavaggi mirati con un colore ad olio terra di Cassel Maimeri.
Per creare luci ed ombre nelle chiazze mimetiche ho usato colori ad olio Maimeri e W&N( giallo winsor, giallo napoli, bianco titanio, rosso vermiglio, carnicino, ombra naturale) più chiari nei punti di luce e più scuri in quelli d’ombra.
Per finire un dry brush sulle mitragliatrici con un olio Maimeri 003, i fari nella parte interna sono stati dipinti con un argento Humbrol.
L’effetto polvere sulle ruote in gomma e stato ottenuto con un Tamyia XF 59 mescolato ad acqua e colla vinilica,  a concludere una spruzzata di opaco.

BASE E AMBIENTAZIONE

Partendo da una cornice per foto ho iniziato a impostare il diorama, per la prima volta mi cimentavo con una scena urbana.
Per la strada ho optato per il tipo fatto in pietre e cemento, molto diffuso da noi ancora in tanti paesi ancora negli anni ’80 e che era un classico nell’Europa anni ’30 e ’40.
Preparato un mix di colla e stucco per muri ho steso il tutto e vi ho affogato della graniglia decorativa della Star Deco, stuccate con della colla per piastrelle diluita.
In un angolo della base partendo da due pezzi di legno e del polistirolo ho impostato un muretto, intonacandolo poi con un mix di colla e stucco universale.
Mi sono cimentato nell’autocostruzione di un cancello utilizzando plasticare di recupero, legno e chiodini da modellismo navale, e due pallini da soft air.
Il cancello è stato primerizzato con una bomboletta Maurer color metallo per motori, verniciato poi con un Vallejo Air 71014.
Il fondo stradale ha ricevuto una mano di Vallejo Air 013, a seguire terre da colorificio ocra mescolate a borotalco(50%) e dei drybrush ad olio di differenti colori(ocra, carnicino, grigio)
Partendo da una dima di carta ho ritagliato del plasticard da 3 mm per ricreare il cortile interno.
Per le mattonelle del cortile ho tracciato e poi inciso con un attrezzo Parkside del LIDL(un rumore da cantiere).
Di base ho dato alla pavimentazione del cortile un Vallejo Air 71035 a seguire pigmento Mig Middle East Dust.
Il muro ha ricevuto lavaggi ocra gialla e ombra naturale e poi dry brush carnicino e giallo Napoli.
Nel cortile ho riprodotto un tombino con una batteria dipinta con Siena bruciata mescolata a argento su cui una volta asciugata ho fatto un lavaggio terra di cassel.
L’ondulina metallica arrugginita con lo stesso procedimento del tombino è ricavata dall’involucro delle merendine, il bidone è un vecchio Tamiya(anche il gatto), la scala e la pala sono Italeri.
L’erba è della Krea, mescole di differenti tipi di erba statica, i rampicanti muschio da presepe, i fiori sono di finocchio e di altre piante trovate alla fermata del Bus(mi capita spesso che i passanti mi prendano per pazzo mentre raccolgo fiorellini o altre piante) tutti previamente imbalsamati in acqua e vinilica.
Le scrostature del cancello sono state ricavate con una spugnetta imbevuta in un mix di argento e cassel, come anche i segni del minio mix di rosso vermiglio e cassel.
I lampioni sono dei Tamiya in 1/48(ma che si adattano anche alla 1/35 per riprodurre quelli di piccole dimensioni) ho aggiunto due stanghette con degli Evergreen da 0,5 mm e il vetro è ricavato da semplice nastro trasparente( adoro le soluzioni semplici).
Il numero civico è ricavato da un pezzetto di plasticare su cui ho inserito degli avanzi di decal, il 13 è stato scelto dalla “Smorfia” LA CASA VECCHIA.
In questo modo ho ottenuto due scenette in una, da un lato la blindo con i soldati e dall’altro un cortile semi abbandonato con un gatto due scene speculari ma distinte.

FIGURINI

Non è stato facile trovare info sui fanti cecoslovacchi degli anni ’30 così basandomi su delle foto tratte dal web ho tentato una ricostruzione il più fedele possibile.
In quel periodo molti eserciti avevano uniformi simili alla francese così partendo dai due figurini del kit Tamiya  dedicato al Lorraine.
Gli elmetti cecoslovacchi li ho ricavati da due m1 Tamiya limati ai quali ho aggiunto dei rivetti(fatti con fustella di recupero e lamierini ricavati dalle bottiglie di vino).
Le teste sono Hornet e le mani Historex, equipaggiamento proviene dai kit ICM dedicati all’esercito Austro Ungarico e tedesco della WWI.
Per dipingerli ho usato aclicili Vallejo Air mentre per i volti ho finito ad oli.
























































































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